In effetti avevo visto un film, un paio di anni fa, che si chiamava solo Dorian Gray se non sbaglio. Comunque, prima di leggerlo, pensavo che Wilde fosse una autore un po' lezioso o "fighetto", dandy insomma, da quel che sentivo in giro, per questo pensavo non mi sarebbe piaciuto, invece con quel suo giocare su aforismi e citazioni, quel romanzo diventa una specie di saggio sul senso, anche etico, del bello e delle sue possibili ambivalenze.